Milano. Il 1979. Sei ragazzi. Una radio libera. Un gruppo rock. Amori. Violenze. Bugie. Un fumetto scritto da Andrea Pau e disegnato da Jean Claudio Vinci.
La frase della settimana
"We're a garage band, we come from Garageland" Joe Strummer, uomo-cantante-idolo
Cari fedeli lettori, è da tanto che non ci facciamo vivi.
Siamo qui per annunciarvi che gli autori del vostro fumetto preferito saranno ospiti all'edizione 2014 della Fiera del Fumetto e del Gioco in Sardegna chiamata GIOCOMIX. Appuntamento quindi il 24 e il 25 maggio al Lazzaretto di Cagliari, tutte le info le trovate qua!
Ma che faremo al Giocomix?
1- Ci sarà una piccola mostra di Radio Punx, dove tra l'altro potrete trovare alcune tavole dell'albo di Long Wei che Jean ha realizzato per Aurea a gennaio 2014.
Ah, la locandina di questa edizione del Giocomix è proprio opera sua!
2- Sabato 24 alle ore 18, nella Sala Incontri del Lazzaretto, i 2 autori presenteranno il fumetto a chi ancora non lo conosce: vi aspettiamo numerosi!
3- Dulcis in fundo... non torniamo in scena a mani vuote, ma con LA RISTAMPA di Radio Punx! Per chi non è riuscito a metter le mani sul nostro libro nelle scorse Fiere o con il servizio di spedizione, QUESTA è l'occasione giusta!
Sono le 2 di notte e fra 2 ore ci svegliamo (!!) per andare in aeroporto a Cagliari... e di volata arriveremo a Napoli.
Per cosa? Dal 25 al 28 Aprile ci troverete al Napoli Comicon, stand Z12, Padiglione 1, Zona Totalmente Autoprodotta.
Le ultime copie di Radio Punx aspettano i loro nuovi lettori!!
Per il resto, lascerò parlare le immagini. Corro a dormire.
I prossimi aggiornamenti, nella nostra pagina facebook!
Yo!
Cari lettori/simpatizzanti/amici che hanno acquistato il nostro volume di recente,
abbiamo una richiesta da farvi!
Vorremmo realizzare un piccolo album con tutte le dediche + sketch realizzati dai 2 autori sugli albi di Radio Punx da voi acquistati in questi mesi (grazieee!). Ci aiutate?
ERGO: se avete un albo disegnato e autografato da Pau e Vinci, fate una foto alla dedica e inviatecela via mail/taggateci/mandatecela su un messaggio. Ci sono almeno 200 dediche sparse per l'Italia: vediamo quante ne recuperiamo! ;)
Beh, da che mondo è mondo, l'ultima settimana dell'anno viene utilizzata per i bilanci.
E chi siamo noi per esimerci dalla banalità?
Quindi ecco un bilancio barra promemoria per l'anno che sta arrivando che, come dice il poeta, tra un anno passerà.
E allora perché affannarsi, dico io?
Primo obiettivo: portare i fumetti dove
non si leggono fumetti: ☑
Da quando il libro di Radio Punx è
uscito, nemmeno due mesi fa, abbiamo trainato le nostre pigre
membra in quattro posti: una crêperie, una gelateria, una piazza e un
mercato civico (in mezzo a prosciutto e lonza di maiale).
Solo due
fiere del fumetto, la più grande d'Italia e la più itinerante di
Sardegna. Nessuna fumetteria, nessuna libreria.
Radio Punx ha avuto sempre ottime
risposte da parte del pubblico. Niente grandi folle, eh, ma persone
portatrici sane di domande interessanti e curiosità inconsuete.
E poi abbiamo continuato a vendere
discretamente. E -sapete- non ci fa schifo.
Secondo obiettivo: portare in giro lo
spettacolo di Radio Punx. ☐
Qua già si parla di duemilatredici. Uno show rinnovato, che lo
sceneggiatore sta finendo di scrivere. Racconterà la storia dei
personaggi PRIMA del libro. Il Vinci disegnerà dal vivo, il Pau
narrerà e canterà pezzi punk del periodo assieme ai due Stefano,
al basso e alla chitarra.
Da febbraio nelle migliori bettole di
Sardegna.
Terzo obiettivo: portare Radio Punx
dove si leggono i fumetti. ☐
No, non qui, maledetti spiritosi.
Intendo librerie, fumetterie, biblioteche ecc ecc
Vediamo se ci riesce. Noi ci proveremo...
Per ora, passate bene gli ultimi giorni del
2012, amici radiolettori.
E
come diceva quel tizio, ubriacatevi. Di vino, di
poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi.
Ci sono molti modi per scrivere il resoconto dei giorni di Lucca Comics & Games, ma a noi vengono fuori sempre fogliate intrise di nostalgia e romanticismo, un po' Paolo Limiti un po' Julio Iglesias.
Nei giorni scorsi abbiamo pensato a quale fosse l'approccio meno patetico, o stucchevole.
Ma, cazzo, non l'abbiamo trovato.
Quindi, ciucciatevi 'sto frullato di ricordi vari, che seguono il rigoroso ordine logico del Garage ermetico di Moebius.
Dall'1 al 4 novembre noi di RadioPunxabbiamo animato uno spazio microscopico, proporzionale alla nostra stima per i deputati leghisti, alla Self Area di Lucca Comics & Games. Questo qua sotto
Roba che se ti stiracchiavi era violenza carnale verso quelli dell'altro stand.
Vicino a noi c'erano i ragazzi/e de La Trama, i fumettogiornalisti di Mamma! e i padri putativi di Gesù, Daniele e Stefano, con i quali (ciao ragazzuoli!) si è creato da subito un bel clima. Sarà stata la scrotoclastia del montaggio stand o la comune voglia di vivere al meglio la chermesssss, vai a saperlo.
Gestire uno stand in due -per quanto minuscolo come il nostro- è stato tutt'altro che semplice. Ricordo un pomeriggio pieno di sonno, nel quale salutammo l'apparizione di un caffè con sambuca con lo stesso, genuino stupore con cui i pastorelli di Fatima si prostrarono alla Madonna.
Ma che ci volete fare? Siamo gente che si fa 260 km per arrivare a Golfo Aranci, salire su una nave, accomodarsi in una cabina dotata di cesso pulito da Aleandro Baldi, sbarcare e farsi altri 50 km per arrivare in una città dove in giro trovi più Naruto che fruttivendoli. Non siamo normali, come testimoniano le espressioni qua sotto, frutto di QI evidentemente inferiori alla media
Alla media di un circolo di Amici di Ezio Greggio, eh, non di persone normali con un lavoro serio e un senso dell'umorismo passabile.
Ma dicevamo.
Siamo gente che passa dieci ore a parlare con gente che non incontrerà più nella vita e le restanti dieci a stringere o riallacciare rapporti che a Lucca sembrano più profondi che altrove.
Quattro ore, se permettete le dormiamo. E fatevi anche un po' i cazzi vostri, bah.
Siamo gente che, come nei peggiori stereotipi sui sardi, carica il cofano di mirto e pani guttiau per dare da bere agli assetati e da mangiare agli affamati. Assetati e affamati, bisogna dirlo, che rispondono all'appello con entusiasmo (e qua partirebbe il giro di brindisi con King Simon, vecchia anima di Self Comics).
Citazione particolare per la nidiata di autori Bonelli che hanno bevuto il mirto e preso Radio Punx per merito di quel granduomo di Luca Usai e del suo compare Lillo.
Ma dicevamo (e due).
Siamo gente che per quattro anni scrive e disegna tra mille difficoltà un libro in cui crede, siamo gente che attende speranzosa la mail di editor forse interessati, siamo gente che si desertifica il conto in banca per stamparselo da sé, 'sto benedetto libro.
Perché a quella storia dobbiamo tanto, e quella storia ha il diritto DOVERE di farsi leggere da chicchessia.
Chi. Che. Sia. Era un patto che avevamo fatto con la nostra storia, e i patti con le storie vanno mantenuti.
E poi, last but not least, siamo gente che si commuove quando qualcuno, dopo aver comprato il libro il primo giorno di Fiera, torna -a stand ormai sbaraccato- per congratularsi.
Sniff. Emozioni alla Mario Merola.
Perché, al netto delle inevitabili rotture di rognoni, i giorni di Lucca 2012 sono stati bagnati e bellissimi, pieni di storie, chiacchiere, cecina, mirto e birre al Peschino.
Giorni cosparsi di gente interessante e discorsi oziosi o deliranti, tipo quelli che qua sotto iniziano dal minuto 2:04
A parziale discolpa dello sceneggiatore, vi diciamo che prima di venire cooptato per l'interviù era rimasto seduto al bar per almeno un'ora e mezzo.
E ora un giro velocissimo di ringraziamenti, misto saluti e ammissione di incompletezza.
Grazie pertanto (uuuh, che congiunzione poco utilizzata) a Matteo, che ci ha dato una mano gigante allo stand. A Cesare e Simona, che hanno fatto il viaggio con noi portando in Fiera un libro bellissimo di un autore eccezionale. All'altro isolano Simone, che ogni volta è come la prima volta. Ad Andrea, Luca U e Pier che hanno reso Radio Punx molto più bello (Luca G., poi, ci ha fatto un regalino che levati)... A Giuseppe, che ci ha accolti nella sua grande famiglia (ancora grazie!). A Emiliano, Bruno e Marco, del sempre presente clan sardo in Garfagnana. Ad Alessandro, con il quale era iniziato tutto, 5 lunghissimi anni fa. Al Pieruccini e a Jacopo, che ci fanno sentire a casa. A Checco, il talentuosissimo Lorenzo e agli altri mammaiuti, ai ragazzi della Damage Comix e di Sonnambulo, a Samoa Elena e Lucia, ai nuovi Tessitori di Sogni... e poi alla deliziosa Banda delle Polpette che, assieme alle Please don't tag, ci hanno regalato la serata più divertente barra paradossale del mazzo.
Ah, già. Un ultimo ringraziamento, sentito, va ai 128 umanoidi che hanno comprato il libro. G R A Z I E. Vi vogliamo bene, davvero, non lo diciamo solo per i soldi, mica siamo così gretti. Anzi no, un momento. Lo siamo.